Ci si occupa ancora della nostra Chiesa Madre: occorre “dipingere a oglio di lino i pilastri (14) che sostengono la volta, l’orchestra dove si trova l’organo con le colonne (4), la porta maggiore e due acquasantiere”. Vanno colorate “ad oglio con colori corrispondenti … di finto marmo”. Il lavoro viene affidato a Luigi e Raffaele Avellino, pittori ornamentisti di Cerreto. Essi si offrono di eseguirli per 92 ducati. Una parte di tale somma, precisamente 28, viene offerta da “divoti Cittadini”, i rimanenti 64 ducati verranno sborsati dal Comune, il quale per il tempo che occorre per la esecuzione dell’opera, si obbliga a fornire, anche, “pranzo, letto e fuoco ai due artisti”. (ASC – Intendenza Molise – b. 864 – f. 18).
Intanto nella Chiesa “è caduta la lamia della Crociera…”. Era un pericolo già esistente “per i devoti Citttadini che per varie volte erano stati obbligati uscire precipitosamente fuori …”. La spesa sarà di ducati 41,50.