Lettera patente d’indulgenza del vescovo di Boiano (S. Stefano 8 gennaio 1349)

Angelo, per grazia di Dio arcivescovo di Boiano, con l’augurio della salvezza nel Signore a tutti i fedeli che riceveranno questa missiva.

Poiché, come dice l’Apostolo “Staremo tutti davanti al tribunale di Cristo”, pronti a ricevere qualunque cosa così come abbiamo fatto col corpo, sia di bene sia di male, è necessario che noi preveniamo con opere di misericordia il giorno dell’ultimo viaggio, e con lo sguardo rivolto alla vita eterna seminiamo in terra con opere di misericordia ciò che potremo riprenderci con interesse moltiplicato in cielo, mantenendo salda fiducia e speranza nel fatto che chi poco semina poco raccoglie, e che chi semina in benedizioni le ritroverà insieme alla vita eterna. E siccome è salubre e meritorio visitare piamente le chiese e i luoghi di culto, con questa lettera esortiamo nel nome di Gesù Cristo, in remissione dei nostri peccati, la vostra cittadinanza, fiduciosi nella misericordia di Cristo e di Maria vergine sua geni¬trice e del beato apostolo Bartolomeo, di cui ci gloriamo, concediamo quaranta giorni di indulgenza a tutti i penitenti confessi, che si saranno recati a visitare la cappella di Sant’Antonio da poco ricostruita all’interno della chiesa di Santa Cristina a Sepino, nella nostra diocesi di Boiano, ad ossequio del suddetto sant’Antonio, nel giorno della sua festività, nelle domeniche e nei principali giorni festivi, oppure che avranno porto la loro mano benefattrice alla suddetta cappella offrendo dai beni che Dio ha ad ognuno donato, cosicché possiate, per mezzo di queste e di altre cose che con l’ispirazione del Signore farete, pervenire alle gioie eterne; e preghiamo i venerabili padri in Cristo arcivescovi e i confratelli vescovi affinchè, sotto lo sguardo di Dio e di sant’Antonio, concedano simile indulgenza, apponendo i propri sigilli a questa lettera. E di tutto ciò rendiamo testimonianza mediante la presente lettera che facciamo munire del nostro sigillo episcopale.

Dato nel nostro casale di Santo Stefano, nell’anno 1349, l’otto di gennaio, anno secondo dell’indizione, nel settimo anno del pontificato di sua santità papa Clemente VI.