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                                               VintageIl Giornale di Santa Cristina 2014
                                                                                           seconda edizione

                                                                                  “La pioggia cade su di noi.. ma che colpa abbiamo noi...”

Così cantavano i Rokes, band degli anni ’60, il periodo musicale a cui si         tano, Una carezza in un pugno, Si è spento il sole, 24 mila baci, e Sva-
ispira VINTAGE.                                                                   lutation; E la luna bussò, di Loredana Bertè, C’era un ragazzo che come
La seconda edizione, invero un po’ accidentata, causa maltempo, si è              me… e Scende la pioggia, dell’amatissimo Morandi, L’esercito del surf,
svolta in due serate in cui però i protagonisti, appassionati e determi-          cantata da Caterine Spaak, un simpatico scketch proposto da Alice e
nati, hanno fatto di tutto per rendere gradevole lo spettacolo.                   Alfonso con Eri piccola così, di Fred Buscaglione, Barbera e Champagne
I ragazzi del gruppo VINTAGE, hanno aperto la serata del 14 agosto bal-           di Gaber e una cartolina dall’Inghilterra, così, giusto per ricordarci dei
lando sulle note di Let’s twist again (Chubby Checker, 1961), e, succes-          Beatles, con Obladì Obladà.
sivamente, si sono alternati sul palco proponendo al pubblico                     Lo spazio dedicato alla danza, ha visto i ragazzi impegnati nel Tuca tuca
infreddolito celebri brani come Perdono e Sono bugiarda, di Caterina              e il gran finale con Prisencolinensinainciusol, oltre ai balli di gruppo
Caselli, La spada nel cuore e Bada bambina, ricordo del compianto roc-            nella seconda serata.
ker nostrano Little Tony, Fortissimo e La partita di pallone, di Rita Pa-         Sorprendente il nostro Flavio che ha lasciato a bocca aperta tutta la
vone, Il ragazzo della via Gluck,
che partecipò nel 1966 al festival                                                                                             piazza con i suoi numeri di magia.
di Sanremo, Tutta mia la città,                                                                                                Complimenti di cuore a tutto lo
brano del ’69 dell’Equipe 84, Cosa                                                                                             staff di VINTAGE che ci ha rega-
hai messo nel caffè e Luglio di Ric-                                                                                            lato uno spettacolo gradevolis-
cardo del Turco, Amore disperato,                                                                                              simo in cui la musica e il
di Nada, Nel blu dipinto di blu e                                                                                              divertimento sono protagonisti.
Vecchio Frac, che venne cantata                                                                                                Tra mille difficoltà e preoccupa-
dall’immenso Domenico Modu-                                                                                                    zioni, i ragazzi hanno fatto preva-
gno nel 1960, Donna felicità de I                                                                                              lere la voglia di stare insieme.
Nuovi Angeli, interpretata dalla                                                                                               Bravi tutti, Elena, Elisa, Generosa,
mascotte del gruppo, la piccola                                                                                                Tony, Erica, Francesca Sanzò e
Arianna.                                                                                                                       Francesca Biondi, Alice, Arianna
Non poteva, poi, mancare,                                                                                                      Guarente e Arianna Parigi, Fabri-
l’omaggio a Battisti e Mogol che                                                                                               zio, Cristiana, Filomena, Emilia,
tanti capolavori ci hanno rega-                                                                                                Vanna, le new entries, Alfonso e
lato: uno di questi, I giardini di                                                                                             Gioele.
marzo, è stato eseguito da Maria-                                                                                              Ricordiamo che, senza zia Fatima,
francesca e Luciana, le belle e                                                                                                che ha guidato, supportato e aiu-
brave presentatrici dello show. La                                                                                             tato i ragazzi, Luciana e il comi-
new entry, Alfonso, si è esibito ne                                                                                            tato della festa della Madonna
O’ Sarracino, brano del maestro                                                                                                dell’Assunta, lo spettacolo non
Renato Carosone, La banda e Se                                                                                                 avrebbe avuto luogo.
telefonando portate al successo                                                                                                Ancora complimenti a tutti e ap-
da Mina, Pensiero d’amore, di                                                                                                  puntamento alla prossima
Mal, e ancora di Adriano Celen-                                                                                                estate!

                                                                                                                                                      Brenda Arcari

                                               NEMO PROPHETA IN PATRIA
                                                      TEO DA SEPINO

                                                     Una lunga e intensa carriera letteraria

“Checchè creda o dica la gente, il maggior piacere di un critico letterario       Il 1920 è l’anno che segna una decisa svolta dal punto di vista lette-
    è ancora quello di “scoprire”, e di poter poi indicare ai suoi lettori una    rario per Teo da Sepino. Comincerà, infatti, a pubblicare opere di
                                                                     voce nuova.  letteratura per l’infanzia. A partire dalle novelle pubblicate da
                         Questo godimento mi è stato offerto recentemente          Vamba (al secolo Luigi Bertelli) nel Giornalino della Domenica. Tra
    dalla lettura di alcuni libri per ragazzi di Teo da Sepino.” Rienzo Colla     il 1920 e il 1925, saranno poi pubblicate sul Corriere dei Piccoli, una
                                                                                  cinquantina di sue favole.
Il 6 dicembre 2013, presso l’auditorium dell’Ex – Gil di Campobasso,              Convinto dell’importanza di animare i bambini sin dai primi anni
si è tenuta la presentazione del volume “Teo da Sepino (Teodosio                  all’amore per la lettura, senza che questa risulti un peso, Teo da Se-
Capalozza)” curato da Francesco D’Episcopo e Gianmario Fazzini e                  pino, ha il merito di aver reso la favola popolare e accessibile ad un
pubblicato da Studio Bibliografico Filopoli editore, nella collana Rari            pubblico sempre più ampio.
quaderni d’autore (Campobasso 2013).                                              Eclettico, innovatore, irriverente, Teodosio Capalozza per primo
Teo da Sepino: così si firmava Teodosio Capalozza, nato, appunto,a                 realizzò libri di forma prima triangolare, poi, ostacolato in questo
Sepino, precisamente in via Cannoni, il 21 aprile del 1895 da Vin-                dal regime fascista, ottagonale.
cenzo, di Mirabello e Maria Virgilio, di Gildone.                                 Proprio perché dotato di uno spirito libero, Teo fu inviso al fascismo,
Pubblicista, maestro elementare, insegnante di filosofia e pedago-                  il cui segretario nazionale, Augusto Turati, ordinò la distruzione, nel
gia nelle scuole superiori, direttore didattico, ispettore scolastico,            1928, del suo volume Le cento e una favola.
il nostro personaggio, esordisce sulla rivista Pluralia di Pisa. Nel              Per tornare al “nemo propheta in patria”, dobbiamo ricordare, in-
1913 pubblica Delicata Civerra, toccante storia d’amore ambientata                fine, che il nostro soffrì molto del trattamento riservatogli dai suoi
nella Campobasso del XVI secolo, e il libro di versi Mundo novo.                  corregionali, che trascurarono e non mostrarono la dovuta atten-
L’anno successivo fonda la rivista “La Diana”. Rassegna molisana                  zione nei confronti della sua ricchissima produzione letteraria.
di Lettere, Arti e Scienze, cui collaborarono, tra gli altri, Matilde             Con ogni probabilità, il volume sarà presentato anche a Sepino nel
Serao, Ferdinando Russo, Guido da Verona, in nome di quella vo-                   corso della prossima estate.
lontà di sprovincializzare la cultura locale, espressa proprio da Teo-
dosio Capalozza, nell’editoriale del primo numero del periodico.                                                                                 Brenda Arcari

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