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Il Giornale di Santa Cristina 2013                                                         29

RUBRICA                                                                          Il posto nascosto
DELLE
curiosItA’

Lo sapevi che … ?                                                                Cascata delle castagne, presso Terme “Tre Fontane” di Sepino

“Il Giornale di Santa Cristina” compie esattamen-                                 Non c’è cosa più bella
te 88 anni. Vide la luce nel lontano 1925 grazie                                  di un cielo stellato
alla eccelsa personalità del suo fondatore, l’avvo-
cato Angelo Meoli, “intelletto fervido e mente                                    Non c’è cosa più bella di un cielo stellato, man-
eclettica” (così scrive il dottor Gaetano Anzovino                                naggia tatiglie e mammella quand facevan da
in un articolo risalente a “Il Giornale di Santa                                  orologio e da sveglia.
Cristina” – anno 1975, in occasione del cinquan-                                  Tatiglie se steva attent alla sveglia de mammel-
tennale dello stesso).                                                            la, mammella tementeva le stelle, specialmente ri
                                                                                  tre bastuni; tentava de r’acchiappà. Mannaggia
Correva l’anno …                                                                  la vicchiaia!
                                                                                  E po’ un’altra cosa pè sviglià la nora e ri nipu-
“Anche questa gaia tradizione va man mano per-                                    te. Facete subbete e tropp iurn, è uscita la stella
dendo entusiasmo, si va affievolendo, scompare                                    de iurn, ru ciucce, le vacche, le pecura e le crape
come tante altre cose belle del passato. Forse                                    se ne vanno dent le rane e po’ te sente ru marite.
cambiano i tempi, gli uomini! Chissà!” (Tratto da                                 Vuie v’avete avezà la mattina! Sinnò qua ce
“Il Giornale di Santa Cristina” – anno 1970).                                     fann venne pure le calline. I primitiv non tenevn
Così parlava il cronista – e a quanto pare aveva                                  nessun orologio e guardavano le stelle, special-
torto – riferendosi alla ormai “infinita” tradizione                              mente ri tre bastun.
dei Bufù.
                                                                                                                                 Giuseppina Arcari
Detto tipico

“La fama caccia ru lupe da la tana”
“La fame fa uscire il lupo dalla tana”
Per indicare che con la necessità passa la pigri-
zia.

La ricetta tipica

BACCALA’ ARRACANATO

Ingredienti:
- baccalà a piacere
- mollica di pane quanto basta
- noci quanto basta
- uva passa quanto basta
- fichi secchi quanto basta
- peperoni sott’aceto
Procedimento:
Tagliare il baccalà a piccoli pezzi e metterlo in un
tegame con dell’olio.
Condire la mollica di pane con noci tritate, uva
passa, fichi secchi tritati e peperone sott’aceto
tagliato a pezzetti.
Condire il tutto con prezzemolo, aglio e sale e far-
cire alcuni peperoni sott’aceto con parte dell’im-
pasto.
Adagiarli nel tegame con il baccalà e ricoprire il
tutto con il resto della mollica “aromatizzata”.
Mettere in forno per circa un’ora a 180-200 °C.

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